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Festival Liszt: viaggio musicale da Albano Laziale.

Un’esperienza unica e affascinante attende i melomani nel prossimo Festival Liszt, che si svolgerà da novembre a dicembre 2024.

Un viaggio musicale che attraverserà la storia e i luoghi più suggestivi di Roma e dei Castelli Romani, dove saranno protagonisti ospiti di caratura internazionale, per celebrare l’eredità di uno dei più grandi pianisti di sempre, Franz Liszt.

Con una tradizione che affonda le radici nel 1986, il Festival Liszt s’arricchisce ogni anno di nuove melodie e talenti straordinari. Questa edizione, la numero 37, si svolgerà in una serie di trattamenti mozzafiato tra Roma e il suo circondario. Dal 10 novembre al 22 dicembre 2024, i partecipanti avranno l’opportunità di assistere a concerti che si terranno in luoghi emblematici come Palazzo Savelli, la Chiesa Cattedrale di San Pancrazio ad Albano Laziale e l’Abbazia Greca di San Nilo a Grottaferrata, solo per citarne alcuni. Lo splendido sfondo dei Castelli Romani arricchirà ulteriormente l’atmosfera di questa manifestazione musicale, dove storia e suggestioni creano un perfetto connubio, incantando gli eventi e tutti gli avventori.

Il festival celebra non solo l’opera di Liszt, ma anche il legame che questo grande compositore ebbe con Albano Laziale durante il suo primo viaggio in Italia. Gli Amici della Musica Cesare De Sanctis in collaborazione con la Regione Lazio, hanno dato vita a un evento che fa rivivere le emozioni di quel tempo, approfittando di concerti ad ingresso libero e di un costo contenuto per alcuni eventi, permettendo così a un pubblico variegato di scoprire e apprezzare il genio musicale di Liszt.

Un programma ricco di talenti internazionali

Il Festival Liszt porterà sul palcoscenico musicisti di fama mondiale, creando un’atmosfera vibrante e molto attesa. I concerti, che si svolgeranno in diverse date, saranno caratterizzati da tre percorsi tematici distinti: “Echi e virtuosismi d’opera nell’epoca di Liszt“, “Diari di viaggio” e “La meglio gioventù“. Questi temi offriranno l’opportunità di esplorare trascrizioni da opere celebri, omaggi ai luoghi europei che ispirarono compositori rinomati, così come le opere dei grandi nomi della Mitteleuropa.

Il primo di questi eventi vedrà protagonista la leggenda del pianoforte Bruno Canino, noto per la sua vasta carriera e la sua incredibile abilità. Sarà in duo con Alessio Bidoli, un violinista di grande talento, per un concerto inoltrato a Palazzo Savelli il 10 novembre. Il 17 novembre, Maurizio D’Alessandro, sul clarinetto, e János Balázs, al pianoforte, porteranno in scena un’altra esibizione imperdibile ad Albano Laziale. La rassegna non finisce qui: il Quartetto Chagall si esibirà a Castel Gandolfo il 24 novembre e il Trio Carnaval, giovane ensemble di musicisti formatisi all’Accademia di S. Cecilia, chiuderà il festival il 19 dicembre.

Castelli Romani (maloravista.it)

Omaggi a grandi maestri della musica

Questo festival non potrebbe esistere senza riconoscere il lavoro di compositori che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della musica. Nel 2024 ricorre il centenario della morte di Giacomo Puccini, e il Festival Liszt onorerà questo anniversario con la Messa di Gloria, eseguita dall’Orchestra Cento Città-Istituzione Concertistico-Orchestrale del Lazio. La direzione sarà affidata a Claudio Maria Micheli, una figura di spicco nel panorama musicale. Non mancheranno poi celebrazioni per il centenario della celeberrima Rhapsody in Blue di George Gershwin, interpretata da Roberto Cappello, un vero maestro del pianoforte.

Inoltre, Beethoven verrà omaggiato con un concerto sinfonico che coinvolgerà nuovamente l’Orchestra Cento Città, ampliando notevolmente il richiamo del programma. Con la partecipazione di partner prestigiosi come l’Accademia d’Ungheria e l’Università e Museo Ferenc Liszt di Budapest, il Festival Liszt si configura come un evento imperdibile. Le celebrazioni non solo attraggono esperti e dilettanti della musica, ma offrono anche un’occasione unica per esplorare la ricchezza culturale di Roma e dei suoi dintorni attraverso l’ascolto di capolavori senza tempo.

Roberto Arciola

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