CULTURA

I 7 no da dire ai bambini per farli crescere felici: i suggerimenti della professionista

Per far crescere i bambini felici e renderli degli adulti consapevoli occorre dire almeno sette no: i consigli degli addetti ai lavori. 

L’educazione da impartire ai bambini non è sempre univoca, ma è ricca di varie sfaccettature che tengono conto anche della soggettività del singolo e del contesto sociale in cui cresce. Tuttavia secondo gli esperti per crescere dei bambini felici, sereni e sicuri di se stessi è importante impartire delle regole basilari. Dei comportamenti che avranno effetto a lungo termine e che rederanno l’infante un adulto equilibrato. Determinante è anche saper dire di no.

Bambini come crescerli sereni-malorarivista.it

Per molti genitori il no non è contemplato, e invece è determinante per il bambino per costruire basi solide. I no non sono solo una negazione a dare, esprimono anche delle regole di condotta, di rispetto verso gli altri e verso se stessi. Ma quali sono i no  che aiutano a crescere? Quali quelli a cui un genitore non può rinunciare, e non può scendere a compromessi? Certo è che dire no è sicuramente più impegnativo che acconsentire.

Solitamente i no generano capricci, nei bambini più piccoli, e contestazioni in quelli adolescenti, ma hanno il merito di aprire al dialogo e alla discussione. Questo perché ogni va il più delle volte va spiegato e induce il genitore ad un confronti di comunicazione, determinante per la crescita e la formazione del bambino. Ecco quali sono i no che aiutano i bambini a crescere e i genitori a prendere maggiore consapevolezza del loro ruolo.

I 7 no da dire ai bambini: il parere degli esperti

I comportamenti negativi da cui i genitori possono trarre vantaggio per rendere i loro figli, oggi bambini, adulti consapevoli sono soprattutto 7. Per prima cosa non andrebbero mai puniti, ma andrebbe aperto un dialogo in privato per comprendere meglio le ragioni del capriccio del piccolo.

Bambini felici-malorarivista.it

Poi non vanno paragonati ad altri e non vanno mai giudicati. Nessun bambino si deve sentire sbagliato, ne in famiglia ma neanche a scuola. Vanno compresi i suoi disagi senza condannarlo. Inoltre è importante non urlare, non mortificarli in pubblico. Se hanno sbagliato occorre avere con loro un confronto privato. Vanno poi invitati a esprimere le proprie emozioni: solo così si sentiranno ascoltati.

I genitori che seguiranno queste regole riusciranno non solo ad instaurare un dialogo con il proprio figlio. Quest’ultimo crescerà in un ambiente sano, e sereno. Sarà sicuramente un adulto felice, e consapevole che in un contesto sociale civile esistono delle regole finalizzate al rispetto degli altri. Regole che vanno sempre rispettate.

Barbara Di Castro

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