Il Festival di Sanremo, evento clou della musica italiana che si svolge annualmente nella pittoresca città ligure, si appresta a vivere un’edizione 2025 priva di una delle sue figure più iconiche: il maestro.
La notizia ha suscitato non poco clamore come rivelato dal diretto interessato in una lunga intervista concessa a ‘Novella 2000’.
La sua figura è stata paragonata alla presenza costante di Alba Parietti tra il pubblico, simbolo di un legame indissolubile con la storia del Festival. Purtroppo dovremmo abitarci ad andare avanti senza.
Beppe Vessicchio ha dichiarato: “No e neanche mi aspettavo di esserci nel 2024, ma Fiorello mi ha cercato pochi giorni prima che il Festival avesse inizio proponendomi di “giocare” con lui insieme ad Amadeus sulla questione Jalisse. A Rosario non si può dire di no. È al di sopra di tutto… e poi a me piace giocare. Del resto suonare in inglese si dice “to play” così come in francese si dice “jouer””. Queste parole riflettono la passione e l’amore per la musica che hanno sempre caratterizzato la carriera del maestro.
Nel 2022, Vessicchio aveva diretto Le Vibrazioni con ‘Tantissimo’, segnando quella che sarebbe stata la sua ultima partecipazione al festival come direttore d’orchestra. Il suo addio rappresenta non solo una perdita per l’evento musicale, ma anche la fine di un’era caratterizzata dalla sua presenza costante sul palco dell’Ariston.
Riguardo al passaggio della gestione da Amadeus a Carlo Conti, Vessicchio ha espresso un giudizio positivo: “Risponde a una logica aziendale Rai. Sanremo è più che mai uno spettacolo gestito dalla televisione. Aggiungerei ‘coraggioso’ da parte di Carlo che ha anche diminuito l’età massima degli esordienti… Ma a lui le sfide piacciono e mi sembra sia a suo agio con le strategie di Rai 1”. Queste parole sottolineano come il festival sia in continua evoluzione, cercando sempre nuovi modi per rimanere attuale ed interessante agli occhi del pubblico.
L’impegno del maestro Vessicchio nel mondo della musica continua attraverso nuove iniziative come il lancio del primo Master dall’Unicusano, realizzato con Gianluca Gucciardo e lo stesso Vessicchio come coordinatore artistico. Questo programma mira ad offrire strumenti innovativi per ripensare all’approccio verso fisiologia, patologia, abilitazione e riabilitazione degli artisti sani ed infortunati; dimostrando così che l’impegno del maestro verso il mondo musicale va ben oltre la sua presenza sul palco sanremese.
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