Busta matrimonio: quanti soldi regalare agli sposi? Parentela, amicizia, lavoro: cosa cambia

Una delle domande più ricorrenti quando si viene invitati a un matrimonio è quanti soldi regalare nella famosa busta. 

Sempre più persone preferiscono ricevere bonifici o la busta in occasione del giorno più importante della loro vita. Che siate parenti o amici, la somma da regalare cambia moltissimo. Esiste una formula.

La richiesta di ricevere soldi come regali da amici o parendo si sta diffondendo sempre di più tra i giovani che decidono di sposarsi. Uno dei motivi è che al giorno d’oggi la maggior parte di loro già convive, dunque ha già acquistato in precedenza ogni oggetto per la casa che un tempo faceva parte della lista nozze.

La busta del matrimonio ovviamente non è l’unico regalo possibile e soprattutto non è diffusa in tutta Italia. Grazie ai buoni (anche Amazon), le raccolte fondi e shop online, è possibile davvero regalare (e chiedere di farsi regalare) qualsiasi cosa.

Regalare soldi a un matrimonio non è così strano e spesso equivale a un contributo agli sposi per il viaggio di nozze oppure per il pranzo (o la cena) al ristorante. Come abbiamo già accennato, la domande più ricorrente e che spesso tende a metterci in difficoltà è: come fare a capire qual è la somma giusta da mettere all’interno della busta del matrimonio?

Per chi non lo sapesse, Amedeo Colella, famoso scrittore napoletano di manuali, ha inventato una formula matematica che restituisce l’esatta somma da regalare agli sposi. Il risultato varia a seconda della parentela, ma non solo. Anche dall’amicizia, dal numero degli invitati, se si è testimoni o meno. Vediamola insieme.

Busta matrimonio: la formula matematica che stabilisce l’importo

La formula di Colella è la seguente: €= (B/2+I)*(C+(C+30%))+P+D. Ecco una legenda dei valori descritti.

€:importo in busta
B: numero di bambini
I: numero degli invitati
C: contro presunto del ristorante
P: grado di parentela, che si applica in questa maniera. Fratello 1,5 – Genitore 2,0 – Cugino 1,2 – Amico 1
D: coefficiente di squarciunaria. Con questo termine napoletano si intende la volontà di mettersi in mostra. Quanto più si vuole risultare generosi, tanto più il valore è alto. Quindi: squarcione 1,5 – Ngannaruto 1,3 – Amma fa na bella figura 1,2 – normale 1.

Ecco un esempio pratico riportato nel manuale di Amedeo Colella: fratello sposato con due figli che vuole fare una bella figura. Il costo (presunto) del ristorante è 80 euro a persona. Ecco il calcolo:

€= (1+2)*(80+24)*1,5*1,2
= 3*104*1,5*1,2= 561,60

Quindi, la somma da mettere nella busta matrimonio è 600 euro (arrotondati). Nel caso dei testimoni invece, la situazione è completamente diversa. Il calcolo della busta va incrementato di almeno il 15-20%.