Dimmi come scrivi i messaggi e ti dirò chi sei-malorarivista.it
Sapevi che dal modo in cui scrivi i messaggi puoi sapere chi sei realmente? Ecco un divertente test che ti stupirà!
Quando scriviamo e mandiamo messaggi non pensiamo di certo di poter dare un’impressione importante di ciò che siamo e pure a quanto pare non è così. Questo test potrà dirti chi sei realmente analizzando il modo in cui scrivi messaggi. Sei davvero sicuro di conoscere la risposta? Ecco allora cosa non hai mai valutato attentamente.
Dal modo in cui scrivi i messaggi l’interlocutore può capire davvero chi sei, quindi analizzare la tua personalità, la tua età e anche la tua generazione. E’ molto semplice e forse non ci avevi mai pensato, ma la linguistica può davvero molto e in certi casi può svelare molto più di quello che si pensa: ecco come.
Sta spopolando su Tik tok il video di un content creator che mostra i diversi modi in cui le giovani generazioni e quelle precedenti usano lo smartphone. Ebbene sembra piuttosto intuitivo infatti comprendere che con il solo tocco del telefono è già individuabile a quale fascia di età appartieni. I più giovani sanno infatti digitare in maniera rapida con l’uso del solo pollice mentre chi ha qualche anno in più utilizza l’indice e mantiene il telefono con l’altra mano.
La differenza tra Boomer, Millenzial e Generazione Z dipende quindi dai messaggi e da come nel corso del tempo si è diffuso un modo di parlare e scrivere totalmente diverso da quello convenzionale. I boomer utilizzano infatti una forma di italiano scolastico e non digito, come riporta Nicola Grandi, professore di linguistica all’Università di Bologna per Fanpage.it.
Figli di Whatsapp e della velocità i ragazzi oggi scrivono senza punteggiatura e struttura sintattica. Mancano i punti anche quando terminano frasi e discorsi infatti ad essi sono stati sostituiti i spazi e gli invio. Già i Millenial, che hanno vissuto l’epoca di Messanger, hanno utilizzato un tipo di linguaggio più testuale e funzionale, iniziando a utilizzare anche gli sms fin da piccoli. I messaggi, e la struttura, sono così diventati man mano più semplici fino ad arrivare alla Generazione Z in cui non ci sono più periodo con subordinate. I messaggi hanno una sintassi propria spesso sono accompagnati dal linguaggio iconografico quindi immagini ed emoji. Con la diffusione dei social si è passati sempre più ai video e alle immagini e insomma si è detto addio al caro e vecchio testo!
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