Non tutti lo sanno, ma esiste un sistema super efficace per aiutare le mamme in difficoltà e i loro bambini: così non corri rischi.
Purtroppo al giorno d’oggi ci sono tante mamme che si trovano in una situazione di difficoltà dovuta a diversi fattori. In primis c’è quello economico, in secondo luogo ce ne possono essere tanti altri legati per esempio alla sicurezza. Questo fa sì che una madre incinta possa decidere di partorire e di non tenere il proprio figlio.
Di conseguenza, per paura che qualcuno possa far loro delle pressioni, le neomamme si ritrovano a dare alla luce i bambini in contesti pericolosi e malsani, con il rischio che il neonato o la mamma stessa perdano la vita.
Per questo motivo, è importante sapere che esiste un modo sicuro che tutela tutte le madri che per qualunque motivo decidono di separarsi dal loro piccolo. Così tutto avviene secondo le regole e il bambino sarà al sicuro.
Sono diversi i motivi per cui una madre decida di non tenere il proprio bambino e non è questa ovviamente la sede opportuna per discuterli uno ad uno. Ciò che conta è sapere che esiste un modo per partorire un neonato in totale sicurezza e segretezza senza ricevere pressioni per tenerlo. Si tratta di una forma di tutela per tutte le donne in difficoltà, protetta dalla legge.
Stando a quanto spiegato sul canale YouTube @heimi.saluteeprevenzione, chi ne avesse bisogno può partorire direttamente al pronto soccorso ginecologico. È gratis e si può fare anche se non si hanno i documenti. Una volta lì, sarà la mamma stessa a decidere a chi dire di non voler tenere il bambino. All’ostetrica all’ingresso, durante la visita medica o quando viene dato il braccialetto per sé e per il bimbo.
Vedendo la madre sicura nessuno le chiederà il motivo per cui non vuole tenere il bambino, né tanto meno cercherà di farle pressioni per convincerla a cambiare idea. Per quanto affrontare una simile situazione possa sembrare difficili e spaventoso, in questo modo sarà possibile partorire in totale sicurezza.
Inoltre, prima di separarsi dal neonato la madre potrà decidere se trascorrere un po’ di tempo con lui oppure se darlo subito ad un medico che seguirà tutto l’iter per l’adozione previsto dalla legge. Infine, è importante sapere che ci sono 10 giorni di tempo per cambiare idea e se si pensa di avere problemi a crescere il proprio figlio ci saranno delle figure qualificate come l’assistente sociale pronte a fornire il loro aiuto. Se si vuole, invece, si può firmare un documento affinché il bambino possa ricontattare il genitore dopo 25 anni.
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