Perché lo scoiattolo Peanut è diventato il simbolo vincente dei repubblicani alle elezioni USA 2024

La storia di Peanut, lo scoiattolo che ha suscitato emozioni e discussioni negli Stati Uniti, è diventata sorprendentemente una parte integrante della campagna elettorale per le presidenziali del 2024.

Non si tratta solo di un animale, ma di un simbolo, un manifesto che ha catturato l’attenzione di tanti. Dopo la soppressione di Peanut e del suo compagno Fred, un procione, da parte delle autorità dello Stato di New York, il dolore per questa ingiustizia ha innescato un movimento sorprendente che si intreccia con le elezioni. Lo slogan “Peanut for Trump” ha preso piede, dimostrando che alcuni eventi possono trascurare la logica e unire le persone in modi inaspettati.

Tutto è cominciato il 1° novembre quando il Dipartimento per la Conservazione Ambientale della Pennsylvania ha preso la drammatica decisione di sopprimere lo scoiattolo Peanut e il procione Fred. Il motivo? Denunce anonime che sostenevano che i due animali potessero essere portatori di rabbia, mettendo così a rischio la salute pubblica. Mark Longo, il loro proprietario, aveva salvato Peanut anni fa e lo aveva reso un personaggio di spicco sui social, con una folla devota di follower – ben 700.000 sulla sua pagina Instagram. Anche se era una star ammirata per le sue avventure divertenti e i travestimenti, il suo status non ha potuto fermare ciò che accadde.

La somministrazione di un test per la rabbia, gravido di conseguenze, ha portato alla soppressione dei due animali, in un atto che ha scatenato indignazione. Non ci sono metodi sicuri per verificare la presenza di rabbia negli animali prima della morte e ciò ha sollevato interrogativi sulle procedure adottate dalle autorità. Ad alcuni è sembrato che le normative sulla fauna selvatica avessero prevalso sull’empatia e l’umanità. La triste sorte di Peanut e Fred ha creato una sorta di risonanza, coinvolgendo il pubblico che li adorava per le loro divertenti avventure quotidiane, da pranzetti a waffle a cappelli cowboy in miniatura.

Peanut asso nella manica per la campagna di Trump

In un twist che ha dell’incredibile, la vicenda di Peanut ha attirato l’attenzione di figure illustri, come Elon Musk, che ha mostrato il suo sostegno a Donald Trump. Musk ha descritto l’intervento governativo come uno strapotere, esprimendo il suo disappunto attraverso post sul social media X. Ha evocato un famoso aforisma di Star Wars per sottolineare come le azioni del governo possano creare una reazione provocando un potere inaspettato. Mentre molti cittadini si oppongono al modo in cui è stata gestita la situazione, ci sono coloro che hanno trovato un messaggio politico in questa sconcertante vicenda.

Così, “Peanut for Trump” è diventato un grido di battaglia per i sostenitori del candidato repubblicano, rappresentando una contestazione aperta contro le politiche del partito democratico attuale. La narrazione che circonda la vicenda è stata abilmente usata da molti come simbolo di resistenza contro quello che percepiscono come un governo oppressivo. I sostenitori di Trump si sono aggrappati all’idea che solo con un leader come lui gli animali avrebbero potuto avere la giusta protezione, creando una sorta di connessione emotiva tra la due eventi. Non è un segreto che in politica ci si possa aspettare di tutto.

Raccolte fondi e un nuovo inizio per una causa

Dopo questa dolorosa tragedia, Mark Longo e sua moglie Daniela hanno deciso di non fermarsi. La coppia ha avviato una raccolta fondi per onorare la memoria di Peanut e Fred. L’iniziativa è stata battezzata come un modo per finanziare il loro santuario per animali selvatici, il “P’Nuts Freedom Farm Animal Sanctuary“, dedicato ad ospitare animali abbandonati e curare quelli feriti. Non solo un tributo alla memoria dei loro amati compagni, ma anche un passo significativo verso un futuro dove altri animali possano ricevere il rispetto e la cura che meritano.

Questo gesto ha attratto l’attenzione non solo a livello locale ma anche a livello nazionale, incoraggiando molti a considerare il ruolo degli animali nella nostra società e, a loro volta, spostando il focus su questioni più ampie come i diritti degli animali e le politiche governative che li riguardano. Il movimento del santuario è diventato simbolico di un cambiamento, autenticando la passione di Longo nel difendere la causa animale e consolidando il legame che si è creato tra il dramma di Peanut e la crescente voce di protesta dei sostenitori di Trump. Siamo davanti a un momento di riflessione dove la festa della politicizzazione incontra il sentimento profondamente umano della compassione.