Decreto-Legge preoccupante per i disabili: potrebbero perdere un’enorme agevolazione, arrivano le prime repliche a riguardo.
La disabilità in Italia è tutelata attraverso alcune agevolazioni: l’invalidità civile della legge 104, e l’accompagno. Attraverso questi aiuti è possibile avere sconti sui farmaci, esenzioni sull’acquisto di oggetti necessari al supporto alla malattia, ma anche l’esenzione relativa al ticket per le visite mediche e la riduzione dell’iva sulle spese relative a tutto ciò che può agevolare la vita con menomazioni.
Un nuovo decreto legge, però, da questo 2024 starebbe cambiando alcune regolamentazioni relative alle agevolazioni previste per la disabilità, che potrebbero far perdere ingenti somme che invece prima spettavano di diritto.
La novità ha così prodotto una serie di recriminazioni da parte dei diretti interessati, che avrebbero spiegato di essere stati penalizzati e di rivolere indietro i propri diritti. Anche la FISH, Federazione Italiana per il superamento dell’Handicap, sembra aver espresso nelle scorse settimane forti preoccupazioni per il decreto-legge con data 29 marzo 2024.
Le misure modificate riguardano le agevolazioni fiscali relative all’abbattimento delle barriere architettoniche. Lo sconto in fattura del 75% delle spese previste dai bonus edilizi per tutte le persone con disabilità sembrerebbe aver subito uno stop. La Federazione ha seguito la vicenda e avviato da subito la presentazione di un emendamento all’Atto Senato 1092, che rinvii tale stop al 31 dicembre 2024.
Il testo modifica le norme contenute nel decreto 16 febbraio 2023, n. 11, che aveva previsto che non fosse più consentito esercitare gli sconti per tutti i lavori edilizi (escluso il bonus barriere del 75%), per i quali non fosse stato presentato il titolo abilitativo, avviati i lavori in caso di edilizia libera, oppure firmato un preventivo entro il 16 febbraio 2023. In sostanza, con le nuove disposizioni chi ha rispettato la burocrazia ma non ha avviato i lavori non potrà più usufruire dello sconto.
Queste stesse disposizioni riguardano anche il Bonus Barriere Architettoniche 75% per il quale il Governo, già nel gennaio di quest’anno, aveva deciso di lasciare la detrazione del 75% solo per scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici, fuori tutto il resto. La Federazione continua a combattere per cercare di assicurare che le disposizioni legislative non vadano a intaccare i diritti e le necessità delle persone con disabilità.
Il presidente FISH ha infatti commentato, spiegando che continueranno a insistere perché proprio in questo periodo storico di forte crisi economica, i problemi impattano soprattutto sui più fragili. Prorogare il periodo di incentivi per l’abbattimento delle barriere architettoniche è fondamentale per garantire a pieno l’inserimento sociale delle persone con disabilità.
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