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Addio al canone Rai, invia subito il modulo: chi fa tardi dovrà pagare fino a dicembre

Canone RAI, una delle tasse più discusse in Italia. Quest’anno, però, vi sono diverse novità, a cominciare dalle esenzioni

Poche tasse o imposte sono, in Italia, contestate (o, comunque, al centro del dibattito) più del canone RAI. Da tempo si discute di una sua abolizione, ma nessun governo, dei vari colori politici, ha fin qui messo realmente mano, anche per togliere la televisione pubblica dal controllo della politica. Ora, però, inviando un modulo, si potrà chiedere l’esenzione del pagamento. Ecco tutti i dettagli.

Il pagamento del canone è obbligatorio per tutti i possessori di apparecchi televisivi, indipendentemente dal loro effettivo utilizzo. Nonostante le polemiche riguardanti l’equità di questa tassa e la qualità dei contenuti offerti dalla RAI, il canone rimane una fonte di finanziamento cruciale per l’emittente, permettendole di produrre programmi educativi, culturali e di intrattenimento.

Introdotto nel 1938, il canone ha lo scopo di garantire un servizio pubblico di alta qualità, libero da influenze commerciali e politiche, sebbene le critiche in merito non manchino. Da, sempre, infatti, si fa un gran parlare delle ingerenze dei governanti di turno sulla tv di Stato. E anche in queste settimane il Governo presieduto da Giorgia Meloni è finito al centro delle critiche. Va detto, però, che quest’anno, sul canone RAI, vi è più di qualche novità. Scopriamole insieme.

Come ottenere l’esenzione dal pagamento del canone RAI

La prima novità riguarda l’importo ed è comunque una buona notizia per i contribuenti italiani, dato che il dovuto scende da 90 a 70 euro annui. La cifra dovrà essere pagata una sola volta all’anno per ogni nucleo familiare, indipendentemente dal numero di televisori presenti in casa.

Come ottenere l'esenzione dal pagamento del canone RAI
Ecco come chiedere l’esenzione dal pagamento del canone RAI foto: Ansa – (malorarivista.it)

Non solo. Vi sono delle novità anche per ciò che concerne l’esenzione del pagamento: ne ha diritto chi ha inviato la dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio 2024. Se non lo avete ancora fatto, avete ancora tempo fino al 30 giugno 2024 (che slitta al 1° luglio essendo una domenica), ma in questo caso l’esenzione sarà valida solo per il secondo semestre dell’anno. Dunque, un mese scarso, prima della deadline. Ma come inviare la richiesta?

Si può inviare tutto online utilizzando l’applicazione web disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, direttamente o tramite un intermediario incaricato, oppure inviando una PEC all’indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it, firmata digitalmente. Il modulo che certifica il fatto di non possedere un televisore può essere inviato anche tramite raccomandata senza busta all’Ufficio Canone TV – c.p.22 Torino, accompagnato da una copia di un documento di riconoscimento valido.

Infine, ricordiamo che oltre a chi non possiede un televisore, esistono altre categorie che possono beneficiare dell’esenzione dal canone RAI, come gli over 75 con specifici requisiti di reddito. 

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