DENTRO LE MURA

Infuria la protesta nell’acciaieria: gli scioperi continuano anche nel weekend, previsti disagi

Dal 31 maggio scorso, l’atmosfera presso le Acciaierie di Verona è tesa e carica di rivendicazioni. I lavoratori, in segno di protesta, hanno iniziato uno sciopero che prevede due ore di stop a turno ogni weekend.

Questa forma di mobilitazione, iniziata con l’intento di attirare l’attenzione sulla situazione lavorativa all’interno dell’azienda, non ha trovato soluzione nel breve periodo e si è protratta per tutto il mese di giugno.

Con la determinazione che caratterizza i movimenti sindacali e i lavoratori stessi, lo sciopero è destinato a continuare anche per tutto il mese di luglio.

Al centro della disputa ci sono questioni fondamentali riguardanti la salubrità degli ambienti di lavoro nei reparti acciaieria e metallurgica, la gestione degli appalti interni con particolare attenzione alla sicurezza sul lavoro, oltre all’aumento dei carichi di lavoro dovuto sia alla carenza d’organico sia alla nuova organizzazione del lavoro introdotta dall’azienda.

Secondo i sindacati e i lavoratori stessi, questa riorganizzazione avrebbe dovuto portare a un incremento dell’efficienza ma ha invece peggiorato le condizioni lavorative.

Una protesta che si prolunga nel tempo

Nonostante l’elevata partecipazione allo sciopero da parte dei dipendenti delle Acciaierie e il forte sostegno ricevuto dalle Rsu locali insieme a Fim, Fiom e Uilm di Verona, la direzione aziendale sembra non voler cedere alle richieste dei suoi dipendenti.

I sindacati denunciano un atteggiamento ostile da parte dell’azienda che va dal chiedere ai lavoratori se intendono aderire allo sciopero fino al mantenimento delle attività produttive nei reparti critici nonostante lo sciopero stesso. Queste azioni sono state descritte come tentativi da parte dell’azienda di indebolire o boicottare le proteste sindacali.

La protesta va avanti (MaloraRivista.it)

Di fronte a quello che viene percepito come un atteggiamento sfidante e poco rispettoso delle legittime rivendicazioni dei lavoratori da parte della direzione aziendale delle Acciaierie di Verona, i rappresentanti sindacali hanno espresso la loro profonda preoccupazione.

Hanno evidenziato come alcune decisioni operative possano essere interpretate come tentativi reali d’impedire o ostacolare il diritto costituzionale allo sciopero. Di fronte alla persistenza d’atteggiamenti ritenuti antisindacali da parte dell’azienda, le segreterie provinciali insieme alle rsu stanno valutando seriamente l’ipotesi d’intraprendere azioni legali per tutelare i diritti e gli interessi dei lavoratori.

Mentre gli occhi sono puntati sulle prossime mosse sia dell’azienda sia del fronte sindacale, resta chiaro che la situazione presso le Acciaierie di Verona rappresenta un importante caso d’esame sullo stato della salute del dialogo industriale in Italia oggi.

Matteo Fantozzi

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