Il Veneto si appresta a diventare una regione sempre più verde. Con un ambizioso progetto approvato all’unanimità dal Consiglio regionale, nei prossimi anni verranno piantati ben 5 milioni di alberi in tutta la regione, uno per ogni cittadino.
Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la riqualificazione ambientale del territorio e il miglioramento dei servizi ecosistemici.
L‘idea di incrementare il verde nel Veneto non nasce dal nulla. Tra il 2016 e il 2017, diversi Comuni della pianura veneta meridionale hanno avviato l’iniziativa “Ridiamo il sorriso alla pianura padana”, mettendo a bilancio risorse specifiche per l’acquisto di alberature autoctone da offrire ai cittadini che ne facessero richiesta.
Questo progetto ha portato all’impianto di circa 20.000 nuove piante, dimostrando l’efficacia e l’apprezzamento delle politiche verdi a livello locale.
Svolta Green in Veneto, cosa cambia?
Il consigliere regionale Arturo Lorenzoni, primo firmatario del progetto di legge regionale 180 “Interventi a sostegno di progetti attivati dai Comuni del Veneto per la riqualificazione ambientale del territorio ed il miglioramenti dei servizi ecosistemici”, sottolinea l’importanza della collaborazione con Veneto Agricoltura. L’ente sarà incaricato della produzione e dell’assegnazione degli alberi e arbusti autoctoni, con uno stanziamento stabile che prevede un contributo annuale fino al 2026.
La selezione delle specie da piantare terrà conto non solo dell’esigenza di ripristinare la biodiversità vegetale tipica del territorio veneto ma anche della necessità di supportare gli insetti impollinatori, cruciali per l’equilibrio degli ecosistemi. In particolare, si darà priorità alle specie mellifere che favoriscono la vita dell’apis mellifera (ape europea), fondamentale per la impollinazione.
L’appoggio bipartisan ricevuto dalla legge evidenzia come le questioni ambientali superino le divisioni politiche tradizionali, concentrando l’attenzione sul benessere collettivo dei cittadini. Lorenzoni esprime ottimismo riguardo questo approccio collaborativo: “Mi auguro che questo sia soltanto l’inizio di un percorso condiviso per una Regione che metta al centro, in primo luogo, il benessere dei cittadini”.
Questo ambizioso piano non solo mira a migliorare la qualità dell’aria e a combattere i cambiamenti climatici attraverso strategie concrete d’adattamento ma rappresenta anche un impegno verso la salvaguardia della biodiversità locale e il sostegno agli impollinatori naturali essenziali per gli equilibri ecologici regionali.