Il maltempo è tornato a farsi sentire anche a pochi giorni dall’inizio dell’estate. Una vera e propria tragedia per le famiglie.
Case sommerse e persone evacuate in una situazione che è davvero molto complicata.
Andiamo a vedere cosa è accaduto.
Nella tranquilla località di Scorgnano, un piccolo torrente ha tradito le aspettative degli abitanti trasformandosi in una minaccia letale. Un acquazzone senza precedenti ha causato l’esondazione del corso d’acqua e lo sfondamento di un argine, mettendo in ginocchio la comunità. Circa venti abitazioni sono state improvvisamente sommerse dall’acqua, lasciando i residenti in uno stato di shock e disperazione. Tra le case più colpite, quella di una coppia di anziani disabili che ora si trova a dover affrontare la realtà in una casa di riposo.
Non appena la notizia dell’alluvione si è diffusa, un’impressionante mobilitazione di forze ha preso forma. Protezione civile, Vigili del fuoco e Suem hanno lavorato instancabilmente fino alle prime ore della notte per garantire la sicurezza dei cittadini e limitare i danni. La solidarietà non si è fatta attendere: cittadini volenterosi e volontari hanno dato il loro contributo nelle operazioni di pulizia, supportati da ditte incaricate dal Comune per liberare strade e giardini dai fango e dai detriti lasciati dall’acqua.
Simone Santellani, Sindaco della zona colpita dal maltempo, ha espresso il suo sgomento attraverso un post su Facebook: “Poche decine di minuti di pioggia torrenziale hanno causato un disastro che nessuno avrebbe potuto prevedere”. Ha poi ringraziato tutti coloro che hanno partecipato alle operazioni di soccorso durante l’emergenza. Il primo cittadino ha sottolineato come eventi simili siano segnali inequivocabili del cambiamento climatico in atto e dell’esigenza urgente per le istituzioni di prendere consapevolezza della situazione.
Il forte acquazzone non solo ha sommerso abitazioni ma ha anche reso necessaria la chiusura delle strade nelle frazioni più colpite come Marcemigo e Scorgnano nel comune di Tregnago. Questa misura precauzionale riflette l’intensità con cui il maltempo si è abbattuto sulla vallata, rendendo impraticabili molte vie comunali a causa dell’accumulo massiccio d’acqua e fango.
L’accaduto a Scorgnano serve da monito sulla fragilità dei nostri territori dinanzi agli eventi estremi legati al clima che sempre più frequentemente ci troviamo ad affrontare. L’appello finale del sindaco Santellani riguarda la necessità impellente per le istituzioni locali e nazionali a investire risorse significative nella gestione delle acque meteoriche per prevenire future catastrofi simili a quella appena vissuta dalla sua comunità.
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