Recenti dati indicano un calo nel suo gradimento nei confronti di Luca Zaia. Il suo ruolo ora sembra a rischio.
Il governatore del Veneto ha sempre goduto di una popolarità invidiabile tra i presidenti di Regione italiani.
Conosciuto per la sua capacità di gestire efficacemente le emergenze e per un approccio alla politica spesso pragmatico e vicino alle esigenze dei cittadini, Zaia si è guadagnato negli anni l’affetto e la stima non solo dei veneti ma dell’intera nazione.
Secondo l’ultimo Governance Poll pubblicato da Il Sole 24 Ore, il gradimento nei confronti di Luca Zaia ha subito una flessione.
Sebbene rimanga uno dei presidenti di Regione più apprezzati d’Italia, il suo tasso di approvazione è sceso dal 68,5% del 2023 al 66% nell’ultima rilevazione.
Questa diminuzione lo colloca al terzo posto nella classifica nazionale dei governatori più amati, segnando un passaggio significativo rispetto all’ultimo periodo della sua rielezione quando aveva raggiunto il picco del 76,8%.
Brutta notizia per il governatore del Veneto, Zaia
La situazione a Verona aggiunge ulteriori sfumature alla questione. Il sindaco Damiano Tommasi ha visto il proprio indice di gradimento scendere sotto la soglia psicologica del 50%, posizionandosi al settantatreesimo posto a livello nazionale con un apprezzamento pari al 48%.
Questa discesa rappresenta una preoccupante inversione di tendenza per l’amministrazione scaligera.
Al contrario, altri sindaci veneti mostrano performance diverse. Venezia e Treviso mantengono entrambe un gradimento intorno al 60%, sebbene Luigi Brugnaro (Venezia) registri un incremento (+5,9%) mentre Mario Conte (Treviso) evidenzi una decrescita (-10,8%).
Sergio Giordani (Padova) si attesta al venticinquesimo posto con una leggera flessione dell’1,9%, mentre Giacomo Possamai (Vicenza) migliora le proprie quotazioni salendo al quarantasettesimo posto con un aumento del +2,5%. Infine Oscar De Pellegrin (Belluno), nonostante occupi la cinquantottesima posizione con un lieve calo dello 0,3%, dimostra comunque una tenuta rispetto alla media nazionale.
Queste variazioni nel panorama politico-amministrativo veneto sollevano interrogativi sulla percezione pubblica dell’operato delle amministrazioni locali.
Il calo nel gradimento di figure chiave come Luca Zaia e Damiano Tommasi potrebbe riflettere sfide emergenti o aspettative mutate da parte dei cittadini nei confronti delle loro leadership.
In particolare per Zaia questo momento rappresenta una sfida importante: pur rimanendo tra i leader regionali più influenti d’Italia dovrà interpretare questi segnali come spunti su cui lavorare per riconquistare pienamente la fiducia degli elettori veneti.
La sua storia politica dimostra capacità e resilienza; sarà quindi interessante osservare come saprà navigare queste acque agitate mantenendo quella vicinanza ai cittadini che tanto lo ha contraddistinto.