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Sushi fresco come? Sushi fresco come?

Ami il sushi? Il trucco per capire subito se è fresco, non rischierai mai più

L’amore per il sushi si è diffuso a macchia d’olio in tutto il mondo, diventando uno dei piatti più apprezzati e ricercati, ma come si fa a capire se è fresco?

Non tutto il sushi che ci viene proposto è di qualità.

Sebbene possa sembrare meno rilevante, evitare l’acquisto di sushi nei supermercati durante i weekend può fare la differenza sulla freschezza effettiva dei prodotti offerti; spesso infatti le consegne di pesce fresco sono meno frequenti in questi giorni.

Un pasto basato su questo piatto giapponese segue ritmi precisi; idealmente ogni pezzo dovrebbe essere consumato entro 15 secondi dalla sua preparazione per godere appieno della freschezza degli ingredienti e dell’equilibrio tra temperatura del riso e quella del pesce.

Ecco alcuni consigli direttamente da esperti sushi man per riconoscere un buon sushi.

Sushi Fresco: Come Riconoscere la Qualità

Il primo impatto con il sushi è visivo. Un pesce di qualità dovrebbe avere un colore lucente e brillante; se appare opaco o sbiadito, probabilmente non è freschissimo. Attenzione ai trucchi come l’irrorazione con monossido di carbonio per mantenere il colore del pesce: un aspetto troppo “perfetto” può nascondere sorprese.

Nonostante l’odore forte sia associato al pesce andato a male, anche un leggero odore pungente può indicare una scarsa qualità del pesce utilizzato nel sushi. Il vero sushi di qualità ha un aroma delicato, dove prevale quello del riso preparato ad arte.

Sushi fresco da riconoscere
Sushi fresco come riconoscerlo? (Malorarivista.it)

La consistenza del pesce nel sushi dice molto sulla sua freschezza. Se premendo leggermente con i bastoncini si lasciano segni evidenti tra le fibre della carne, probabilmente il pesce non è dei migliori. Un buon indicatore è la capacità del pesce di riprendere la sua forma originaria dopo essere stato toccato.

Il sapore deve essere delicato e fresco, leggermente salino ma senza retrogusti amari o sapidità eccessiva. Assaggiare il sushi senza aggiunta di salse può aiutare a percepire meglio la qualità del prodotto base: riso e pesce devono essere gli unici protagonisti.

Un ottimo riso per sushi non deve essere né troppo appiccicoso né troppo croccante; deve presentarsi compatto ed uniforme con una giusta acidità conferita dall’aceto utilizzato nella preparazione. Il profumo e il sapore dell’aceto sono essenziali per valutare la lavorazione corretta del riso.

Il sashimi permette una valutazione diretta della qualità del pesce senza l’intervento mascherante delle salse o condimenti aggiuntivi come avviene nel caso dello stesso pezzo servito come parte di un piatto di sushi più complesso.

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