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Confindustria lancia l’allarme: l’industria italiana rischia grosso, i segnali di ripresa non bastano

La produzione industriale a Verona mostra ancora segni di debolezza nel primo trimestre del 2024, continuando la sua tendenza negativa per il quinto trimestre consecutivo.

Con una contrazione dell’attività manifatturiera del 3,78% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la situazione economica rimane difficile.

Tuttavia, le previsioni per il secondo trimestre indicano una possibile inversione di tendenza con una crescita dello 0,69%, offrendo uno spiraglio di ottimismo in un panorama ancora incerto.

Il settore manifatturiero veronese sta affrontando sfide significative anche in termini di capacità produttiva e occupazione.

La percentuale di aziende che dichiarano una capacità produttiva normale o soddisfacente è scesa drasticamente dal 82% al 62%. Inoltre, l’occupazione ha registrato per la prima volta negli ultimi anni un calo dello 0,21%, segnalando difficoltà crescenti nel mantenere i livelli occupazionali.

Le vendite hanno subito un forte contraccolpo sia sul mercato nazionale che su quello internazionale.

Le esportazioni extra-Ue hanno visto un decremento del 2,6%, mentre le vendite sul mercato nazionale sono diminuite del 3,36%. Ancora più preoccupante è il calo delle vendite verso i mercati europei (-5,04%), evidenziando la debolezza della domanda in questi settori cruciali.

Segnali di miglioramento della produzione industriale ma il calo continua

Nonostante l’attuale scenario negativo, ci sono segnali positivi relativamente alle prospettive future e agli investimenti delle imprese veronesi.

Circa il 70% delle aziende vede prospettive di lavoro a medio-lungo termine e il 72% dichiara investimenti in aumento o stazionari. Questa apertura verso l’innovazione si riflette anche nell’interesse crescente verso l’intelligenza artificiale (IA), con quasi quattro aziende su dieci che hanno già investito o pianificano di farlo presto in questa tecnologia.

L’intelligenza artificiale emerge come un fattore chiave per stimolare efficienza e produttività nelle imprese veronesi.

Allarme Confindustria (MaloraRivista.it)

Gli investimenti in IA sono visti come strumentali per ridurre costi ed errori e migliorare la qualità del lavoro. Inoltre, l’impatto dell’IA sulla forza lavoro viene considerato potenzialmente positivo sia nel migliorare le condizioni lavorative sia nell’affrontare la carenza di personale dovuta al calo demografico.

Nonostante i numeri attuali non disegnino ancora una situazione ottimistica per la produzione industriale a Verona, gli indicatori futuri suggeriscono possibili miglioramenti grazie agli sforzi innovativi delle imprese locali.

L’impegno verso tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale potrebbe rivelarsi cruciale nella trasformazione dei processi produttivi e nella creazione di nuove opportunità economiche nella regione.

Matteo Fantozzi

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