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Congestione al mare, come riconoscerla subito: i sintomi più importanti

La congestione digestiva, comunemente nota come congestione alimentare, rappresenta un’emergenza sanitaria che può avere conseguenze serie se non gestita adeguatamente.

Questo disturbo si verifica più frequentemente durante i mesi estivi, quando le persone sono maggiormente esposte agli sbalzi di temperatura.

La causa principale è un brusco calo della temperatura nella zona addominale che interrompe il processo digestivo ancora in corso.

Diverse abitudini possono predisporre alla congestione digestiva: bere velocemente bevande molto fredde, soprattutto dopo aver mangiato cibi grassi; immergersi in acqua fredda quando si è surriscaldati; passare rapidamente da un ambiente caldo a uno freddo e viceversa; essere colpiti da una corrente d’aria fredda senza adeguata protezione; svolgere attività fisica intensa subito dopo aver mangiato.

Anche l’eccessivo consumo di cibi grassi e piccanti, caffeina, alcool e fumo può aumentare il rischio.

Affrontando con cognizione i rischi associati alla congestione digestiva durante l’estate e adottando comportamenti preventivi appropriati si possono evitare spiacevolissime conseguenze mentre ci si gode il meritato relax al mare o in piscina.

Congestione al mare, i sintomi

I sintomi della congestione digestiva possono variare da lievi a gravi e includono dolore al torace, sudorazione fredda, pallore cutaneo, sensazione di pesantezza allo stomaco, crampi addominali, nausea e vomito.

In alcuni casi più severi può verificarsi uno stato confusionale o persino lo svenimento. È cruciale riconoscere tempestivamente questi segnali per intervenire prontamente ed evitare complicazioni.

All’apparire dei primi sintomi è essenziale sospendere ogni attività fisica e distendersi con le gambe sollevate rispetto alla testa in un luogo fresco ed asciutto.

Mare e congestione (MaloraRivista.it)

Mantenere la zona addominale calda aiuta a ripristinare la temperatura corporea ottimale per la digestione. È utile anche applicare sulla fronte panni imbevuti d’acqua a temperatura ambiente.

Se si avverte malessere dopo un bagno in mare o piscina è importante asciugarsi subito per riscaldarsi. Non bisogna mangiare fino a quando non si sia completamente recuperata la normale temperatura corporea; bere lentamente liquidi tiepidi può essere benefico.

Nei casi più seri è necessario contattare immediatamente i servizi di emergenza medica.

L’Istituto Superiore di Sanità raccomanda prudenza nel decidere quando fare il bagno dopo aver mangiato: dipende dal tipo di pasto consumato e dalle caratteristiche individuali del bagnante. È sempre meglio ascoltare il proprio corpo prima di immergersi nell’acqua.

Un suggerimento prezioso per prevenire la congestione consiste nell’entrare gradualmente in acqua per abituarsi alla differenza termica ed evitare shock termici potenzialmente dannosi.

Matteo Fantozzi

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