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Il Veneto lancia l’allarme pertosse: i bambini sono i più colpiti, ecco come difendersi

Da inizio anno, il Veneto sta affrontando un significativo aumento dei casi di pertosse, una malattia infettiva che colpisce principalmente i bambini e che può avere conseguenze gravi se non adeguatamente trattata.

L’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha evidenziato come questo fenomeno non sia isolato ma si inserisca in un contesto più ampio che interessa tutta Italia e altri paesi europei.

I dati forniti dalla Direzione Prevenzione indicano che dal 1° gennaio al 31 maggio 2024 sono stati registrati in Veneto 643 casi di pertosse. La fascia d’età più colpita è quella fino ai 14 anni, con ben 553 casi. Tra questi, si contano anche 26 casi gravi che hanno richiesto il ricovero ospedaliero.

È particolarmente allarmante notare come la maggior parte dei ricoveri abbia riguardato bambini sotto i 9 mesi di vita, non ancora completamente vaccinati o non in regola con il calendario vaccinale raccomandato.

Allarme pertosse in Veneto

Un dato rilevante emerge dall’analisi: i neonati affetti da forme gravi di pertosse sono nati da madri non vaccinate durante la gravidanza. Questa osservazione sottolinea l’importanza cruciale della vaccinazione delle donne incinte per proteggere i neonati nei primi mesi di vita. La Regione Veneto offre gratuitamente questa opportunità alle future mamme per assicurare una copertura anticorpale ai loro figli fin dalla nascita.

I rischi della pertosse in Veneto (MaloraRivista.it)

Per contrastare la diffusione della pertosse e prevenire le forme più severe della malattia, la Regione Veneto promuove attivamente la vaccinazione a vari livelli. Oltre alla già citata immunizzazione delle donne incinte, viene data grande importanza alla vaccinazione dei neonati a partire dal secondo mese di vita e ai successivi richiami periodici per adulti e bambini più grandi. In particolare, vengono inviate lettere di invito alle famiglie per programmare le prime vaccinazioni dell’infanzia e si raccomanda agli adulti di effettuare richiami decennali.

Di fronte all’aumento dei casi registrati nel territorio veneto e al rischio rappresentato dalla pertosse soprattutto per i soggetti più fragili come neonati e anziani, le autorità sanitarie regionali lanciano un appello alla popolazione affinché segua attentamente le raccomandazioni vaccinali. La prevenzione attraverso la vaccinazione rimane lo strumento più efficace per proteggere se stessi e gli altri da questa malattia infettiva.

Per ulteriori informazioni sulla campagna di prevenzione contro la pertosse o su come accedere ai servizi offerti è possibile consultare il sito ufficiale della Regione o rivolgersi direttamente al Servizio Vaccinale dell’Ulss locale o agli operatori sanitari di fiducia quali ginecologi, ostetriche, pediatri o medici curanti.

Alessandro Fabiani

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