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Paura finita per il Citrobacter: l’ospedale può tornare pienamente operativo, si riparte da luglio

Dopo un periodo di incertezza e preoccupazione, l’ospedale della donna e del bambino di Borgo Trento annuncia una svolta positiva: da lunedì prossimo, 1 luglio, le sale parto saranno nuovamente operative per accogliere i parti prematuri.

Questa decisione arriva come un sospiro di sollievo per molte famiglie e rappresenta il frutto di un lavoro intenso da parte del personale ospedaliero.

Il provvedimento di interruzione dell’assistenza ai parti prematuri era stato adottato lo scorso 4 maggio a seguito della rilevazione della presenza del citrobacter koseri nella terapia intensiva neonatale.

Questo batterio aveva causato la colonizzazione in tre neonati, fortunatamente senza sviluppare alcuna infezione o malattia. I piccoli pazienti sono stati dimessi dall’ospedale da tempo e continuano a essere monitorati regolarmente, godendo di buona salute.

Questo importante traguardo raggiunto dall’Ospedale della donna e del bambino di Borgo Trento simboleggia non solo il ritorno alla normalità nelle sale parto, ma anche un esempio eccellente delle capacità degli operatori sanitari nel gestire situazioni critiche con professionalità ed efficacia.

Finito l’allarme citrobacter in ospedale, si potranno fare di nuovo i parti prematuri

Per fronteggiare la situazione e garantire la sicurezza dei neonati e delle loro famiglie, l’ospedale ha implementato una serie di misure straordinarie oltre a quelle ordinarie già in atto.

Tra queste, la più significativa è stata l’aumento della frequenza dei tamponi ai neonati: da ogni 72 ore a ogni 24 ore. Queste azioni hanno avuto lo scopo primario di evitare qualsiasi rischio ulteriore e assicurare che l’ambiente ospedaliero fosse completamente sicuro per accogliere nuovamente i parti prematuri.

Paura in ospedale (MaloraRivista.it)

La direzione medica dell’ospedale ha giocato un ruolo cruciale nel gestire questa emergenza sanitaria. Il professor Massimo Franchi, direttore del dipartimento materno-infantile, ha evidenziato come tutti i passaggi necessari siano stati compiuti con scrupolosità.

“Come medico clinico posso confermare che abbiamo seguito tutte le procedure necessarie”, ha dichiarato Franchi. Inoltre, il continuo monitoraggio attraverso azioni come i test ambientali non ha mai identificato ulteriormente la presenza del germe all’interno dell’ospedale.

La decisione finale sulla ripresa dei parti prematuri è stata presa dopo aver ottenuto l’autorizzazione dalla regione che ha valutato positivamente le condizioni di sicurezza proposte dall’ospedale.

Ciò significa che tutte le misure preventive messe in atto hanno soddisfatto gli standard richiesti dalle autorità sanitarie regionali per garantire il benessere dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.

Alessandro Fabiani

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