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Smentita secca del comune di Verona: niente ticket per entrare in città, “non siamo Venezia”

In un’epoca in cui le città d’arte cercano soluzioni per gestire il turismo di massa, Verona si trova al centro di una discussione che ha suscitato preoccupazioni tra residenti e visitatori.

Recentemente, si è diffusa la voce che anche la città scaligera potesse introdurre un ticket di ingresso sul modello di Venezia. Tuttavia, da Palazzo Barbieri arriva una smentita categorica: nessun ticket sarà introdotto.

L’assessora alla Cultura e Turismo, Marta Ugolini, ha chiarito la posizione dell’amministrazione comunale in merito alla questione.

“Non mi risulta che per la nostra città sia un’idea in cantiere, né che qualcuno l’abbia ufficialmente suggerita”, ha precisato l’assessora. Le parole di Ugolini mettono a tacere le voci e rassicurano sia i cittadini che i numerosi turisti che ogni anno scelgono Verona come meta delle loro vacanze.

Niente ticket a Verona

L’amministrazione comunale sta lavorando attivamente per migliorare i flussi turistici e garantire una migliore qualità della vita ai residenti. Questo impegno si traduce in strategie volte a rendere più vivibile la città senza ricorrere a misure drastiche come l’introduzione di un ticket d’ingresso. L’obiettivo è quello di trovare un equilibrio tra l’accoglienza dei visitatori e il benessere dei veronesi.

L’assessora Ugolini ha espresso rammarico per le informazioni errate circolate riguardo all’introduzione del ticket d’ingresso a Verona. Ha sottolineato come tali notizie non corrispondano alla realtà e come non se ne sia parlato nell’occasione ufficiale propedeutica alla stesura del Piano Strategico del Turismo Veneto 2025-2027. Inoltre, ha evidenziato come non esista alcuna soglia massima ufficiale riguardante il numero di turisti ospitabili dalla città.

Smentita a Verona (MaloraRivista.it)

Applicare un sistema di biglietteria simile a quello veneziano presenterebbe notevoli difficoltà logistiche data la conformazione urbana di Verona. Secondo l’assessora Ugolini, sarebbe praticamente impossibile implementare tale misura considerando i numerosi punti di accesso alla città, ognuno dei quali necessiterebbe specifici presidi. La posizione dell’amministrazione è chiara: “Le città non si chiudono”, ribadisce Ugolini.

Mentre altre località esplorano modelli per regolare l’afflusso dei visitatori attraverso sistemi tariffari o limitazioni numeriche, Verona sceglie una strada diversa basata sulla gestione intelligente dei flussi turistici senza barriere economiche all’ingresso. Una scelta che pone al centro il diritto alla libera fruizione delle bellezze storiche e culturali della città da parte di tutti.

Alessandro Fabiani

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