E se ci fosse un trucchetto per pagare meno i voli? Si chiama “skiplagging”, ecco come funziona e quali sono i suoi rischi.
A tutti piacerebbe poter viaggiare da un capo all’altro del mondo, e andare così alla scoperta di luoghi esotici e di culture e tradizioni sempre diverse.
Tuttavia, dobbiamo spesso confrontarci con la realtà: i giorni di ferie non sono infiniti, e le vacanze costano molto.
Anche essendo disposti ad adattarsi nel soggiorno, rimane pur sempre ingente la spesa per il trasporto, soprattutto quando si parla di aereo.
Che cos’è lo “skiplagging”
Nel corso dell’ultimo anno abbiamo dovuto fare i conti con rincari ingenti e un’inflazione galoppante, che ha portato spesso le tariffe dei biglietti aerei a raggiungere cifre addirittura proibitive.
Ci sono molti trucchetti per prenotare online il proprio volo e cercare di risparmiare un po’, ma spesso si parla comunque di costi piuttosto elevati. È qui che entra in gioco lo “skiplagging”, una vera e propria tecnica che consente di pagare meno, pur addossandosi alcuni rischi.
I rischi dello “skiplagging”
Adottare questa tecnica non è affatto esente da rischi. La prima accortezza consiste nel non imbarcare alcun bagaglio in stiva: questi ultimi infatti non possono essere ritirati durante lo scalo perché vengono spostati direttamente dagli addetti ai lavori verso la destinazione finale del volo.
Inoltre sarebbe meglio evitare l’acquisto del biglietto andata-ritorno solo per sfruttarne uno degli scali intermedi; se la compagnia nota l’assenza del passeggero dopo lo scalo potrebbe cancellarne il ritorno o peggio ancora modifiche nell’itinerario potrebbero cambiare completamente i piani del viaggio.
Infine va considerato che questa pratica non è ben vista dalle compagnie aeree; queste ultime vedono partire i loro aeromobili con posti vuoti che avrebbero potuto essere venduti ad altri passeggeri ed è possibile finire nella loro black list o perdere punti fedeltà accumulati con precedenti viaggi.