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Svolta nella lotta al caro vita: da luglio arriva un aiuto ingente dal Governo, i beneficiari sono loro

Per oltre 350mila pensionati veneti, il mese di luglio segna un momento di leggero sollievo finanziario grazie alla corrispondenza della 14esima mensilità.

Questo incremento, destinato a coloro che hanno superato i 64 anni e percepiscono assegni previdenziali al di sotto di una certa soglia, rappresenta da sempre una boccata d’ossigeno in un contesto economicamente sfidante.

La maggior parte dei beneficiari di questa aggiunta previdenziale sono donne, che costituiscono il 74% del totale e che tradizionalmente ricevono pensioni sensibilmente più basse rispetto agli uomini.

Per circa 235mila persone con assegni inferiori a 1,5 volte il trattamento minimo (equivalente quest’anno a 614,77 euro), l’aumento varierà dai 437 ai 655 euro in base agli anni di contribuzione versati.

Altri 115 mila pensionati vedranno invece i loro assegni incrementare da un minimo di 336 euro fino a un massimo di 504 euro.

350mila pensionati veneti ricevono la pensione

Nonostante questo sostegno extra, i sindacati evidenziano come la quattordicesima non sia sufficiente a contrastare pienamente gli effetti dell’inflazione e dei rincari avvenuti nel corso del precedente anno.

Secondo le indagini condotte dal sindacato dei pensionati della Cgil basate sui dati Istat, si stima che nel solo anno in corso gli over-65 veneti abbiano dovuto affrontare spese superiori anche fino a mille euro rispetto al precedente anno e addirittura fino a duemilacinquecento euro in più rispetto al biennio antecedente.

Caro vita una svolta
Una svolta sul caro vita (MaloraRivista.it)

Massimo Cestaro, segretario dello Spi Cgil del Veneto, sottolinea come la quattordicesima mensilità sia sicuramente un aiuto importante per gli anziani con redditi più bassi ma rimarca anche come l’inflazione – soprattutto quella relativa ai beni alimentari – continui ad erodere significativamente il potere d’acquisto degli anziani.

Molti tra questi ultimi sono costretti persino a rinunciare alle cure mediche per mancanza di fondi sufficienti. Di fronte a tale scenario si levano le richieste sindacali affinché venga aumentato l’importo della quattordicesima e ampliata la platea dei beneficiari.

In questo contesto socio-economico particolarmente complesso, lo Spi Cgil del Veneto ricorda agli aventi diritto che è possibile rivolgersi agli sportelli del sindacato per verificare la propria situazione relativa alla quattordicesima mensilità qualora questa non fosse stata correttamente accreditata nel cedolino previdenziale di luglio.

Inoltre, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie quali chat interattive basate sull’intelligenza artificiale disponibili sul portale dedicato ai pensionati è possibile ottenere informazioni aggiornate sui requisiti necessari per accedere all’incremento previdenziale previsto dalla legge.

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