La ricerca dell’elisir di lunga vita è un tema che affascina l’umanità da sempre. Ora c’è un segreto che tutti vorranno seguire.
Ma quali sono realmente le pratiche efficaci per vivere più a lungo?
Tutti, in un modo o nell’altro, cercano di prolungare la propria esistenza sulla Terra, ricorrendo a diverse strategie: dall’alimentazione all’esercizio fisico, fino a vari stratagemmi meno conosciuti.
Prima di addentrarci nelle ultime scoperte scientifiche, è bene ribadire alcuni principi fondamentali per la nostra salute.
È universalmente riconosciuto che mantenere una dieta equilibrata, evitare il fumo e limitare il consumo di alcolici sono comportamenti essenziali per preservare il nostro benessere fisico nel tempo.
Queste abitudini dovrebbero essere la base su cui costruire qualsiasi tentativo di miglioramento della propria longevità.
Recentemente, gli scienziati hanno identificato un nuovo metodo che promette di aumentare significativamente la speranza di vita: praticare attività fisica molto intensa.
Uno studio condotto da ricercatori canadesi e australiani ha messo in evidenza come individui estremamente allenati – soprattutto negli anni ’50, ’60 e ’70 della loro vita – abbiano vissuto quasi 5 anni in più rispetto alla media della popolazione generale. In particolare, i risultati dello studio hanno sottolineato i benefici straordinari derivanti dalla pratica della corsa veloce; ad esempio, i velocisti capaci di coprire un chilometro e mezzo in meno di 4 minuti hanno mostrato una longevità superiore.
Questi dati sembrano contraddire l’opinione comune secondo cui l’eccessivo esercizio fisico possa avere effetti negativi sulla salute a lungo termine. Spingere il corpo umano ai suoi limiti massimi potrebbe dunque essere benefico – almeno per alcuni individui.
Chi frequenta regolarmente palestre o pratica sport sa quanto sia importante mantenere una routine costante nell’attività fisica non solo per benefici estetici ma anche mentali grazie alla liberazione delle endorfine – gli ormoni del buon umore.
Tuttavia è altrettanto cruciale non forzare oltre misura le proprie capacità fisiche per evitare danni alla salute; chi aspira a diventare professionista deve affidarsi alle mani esperte degli allenatori mentre chi pratica sport come hobby deve conoscere ed rispettare i propri limiti.
Dunque se lo sport può apportare indiscutibili vantaggi al nostro benessere complessivo bisogna prestare attenzione agli estremismi che possono rivelarsi controproducenti specialmente se non siamo abituati ad affrontarli come farebbero gli atleti professionisti.
Uno studio approfondito condotto dall’Università Simon Fraser (Canada) insieme all’Università Curtin (Australia) ha analizzato le cartelle cliniche di oltre mille ex atleti olimpici maschi nati tra il 1891 e il 1931 dimostrando come questi avessero tassi inferiori di malattie rispetto ai loro coetanei esaminando le cartelle cliniche degli ex atleti sono stati scoperti i motivi per cui erano stati ammessialle Olimpiadi ovvero la corsa veloce (velocisti), la corsa su distanze medie o lunghe (fondisti), tra gli altri.
Queste discipline richiedono allenamenti intensivi fino all’età media portando così questi atleti a godersela quando anziani grazie ad una migliore salute rispetto agli altri della loro età anche se poi tutto dipende anche dalla genetica quindi non possiamo mai sapere cosa ci aspetta nel futuro ma intanto facciamo qualcosa oggi!
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