Le Olimpiadi di Parigi 2024 si preannunciano come un evento senza precedenti, non solo per le competizioni sportive ma anche per l’attenzione rivolta alla sostenibilità e alla qualità dell’alimentazione degli atleti.
Dal 26 luglio all’11 agosto, migliaia di sportivi da oltre 200 nazioni si confronteranno in una delle città più affascinanti del mondo, la Ville Lumiere. Ma cosa mangeranno questi campioni durante il loro soggiorno?
Il villaggio olimpico si trasformerà nel più grande ristorante-catering del mondo, con un’ex centrale elettrica dismessa che farà da cornice a questo straordinario evento culinario.
Saranno serviti 13 milioni di pasti, dalla colazione alla cena, tenendo conto delle intolleranze alimentari, delle allergie e delle diverse abitudini alimentari legate alla religione dei 15mila atleti partecipanti.
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e il ministero per la Santé publique francese hanno fornito consigli pratici sia agli atleti che ai visitatori su cosa bere e mangiare durante i giochi.
È stato enfatizzato che l’acqua di rubinetto in Francia è sicura da bere e sono state date indicazioni precise sul consumo dei cibi.
Il programma culinario delle Olimpiadi punta a una “Visione Alimentare” basata sulla sostenibilità: raddoppiare gli alimenti vegetali, servire cibo certificato al 100%, privilegiando i prodotti di origine francese (80%), quelli locali entro i 250 chilometri (25%) e i prodotti biologici (30%).
Inoltre, si mira a ridurre il consumo di plastica, limitare gli sprechi alimentari e garantire una seconda vita alle strutture utilizzate.
Nelle cucine del villaggio olimpico saranno preparate oltre 550 ricette validate dal comitato organizzativo. Gli atleti potranno gustare ogni giorno 40 piatti diversi nelle sale da pranzo principali allestite nella Cite du Cinema su Ile St. Denis.
Non mancherà una panetteria dove verranno sfornate fino a 800 baguette al giorno.
La diversità dei piatti sarà notevole: cucine internazionali accanto a proposte vegetariane, vegane, senza glutine e halal soddisferanno tutti i gusti… o quasi!
Infatti alcuni ingredienti sono stati esclusivamente banditi per motivazioni ambientali o salutistiche: le patatine fritte (“French Fries”), l’avocado – per ridurre le importazioni – gli alcolici compreso il vino non saranno presenti nei menù ufficialmente proposti agli atleti.
Una nota polemica riguarda il foie gras: nonostante sia ufficialmente escluso dai menù olimpici per ragioni etiche legate alla produzione controversa del prodotto stesso; Animal Equity ha denunciato la possibilità che possa essere comunque presente nei pacchetti ospitalità Premium ad alto costo.
In conclusione, le Olimpiadi di Parigi stanno dimostrando un impegno notevole verso un’alimentazione sostenibile ed eticamente responsabile che va ben oltre la semplice nutrizione degli atleti ma mira a lasciare un’eredità positiva in termini ambientali ed etici.
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