FUORI DALLE MURA

Lupi avvistati a Verona: attenzione a queste zone sono quelle che frequentano di più

Lupi vicini ai centri abitati. Sembrano aver rotto ogni indugio e si avvicinano ai centri abitati senza troppo timore.

Un fenomeno in espansione. Ciò che sta accadendo nel Veronese, con avvistamenti di lupi sempre più frequenti a valle, nelle zone fortemente urbanizzate, non è un caso isolato ma parte di un fenomeno ormai radicato in diverse province della Pianura Padana. Da tempo, infatti, la presenza del lupo alle porte delle città è una realtà consolidata con cui i cittadini devono fare i conti. A nord di Ferrara, Modena e Reggio Emilia, il grande carnivoro si fa strada fino quasi al centro urbano.

Le origini degli esemplari avvistati

Luigi Molinari, rinomato studioso dei grandi carnivori e tecnico faunistico del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, offre una spiegazione plausibile sull’origine degli esemplari osservati da Castel d’Azzano a San Giovanni Lupatoto. Senza radiocollari che possano confermare con certezza le loro provenienze, l’ipotesi più accreditata è che questi lupi siano di origine mista: alcuni potrebbero essere discesi dalla Lessinia mentre altri risaliti da sotto il Po. Gli individui provenienti dalla Lessinia presentano un patrimonio genetico “europeo”, mentre quelli dal basso Po hanno un DNA completamente italiano.

Avvistare un lupo può spaventare non poco – Foto | Malorarivista.it

Alla ricerca di nuovi territori. Ma cosa spinge questi animali a avvicinarsi così tanto alle aree urbane? Secondo Molinari la risposta è duplice: oltre alla ricerca di cibo, i lupi sono alla ricerca di territori liberi dove potersi insediare per trovare compagnia e formare nuovi branchi. La pressione per lo spazio vitale li porta fino ai margini delle città poiché gli habitat più idonei sono già occupati da altri gruppi.

È bene segnalare l’avvistamento di un lupo – Foto | Malorarivista.it

Avvistamenti occasionali e presenza stabile. È importante distinguere tra avvistamenti occasionali e presenze stabili dei lupi nelle aree urbane. Molinari sottolinea che solo nel caso di ripetuti avvistamenti si può ipotizzare la formazione di una nuova colonia stabile nella zona. Un singolo avvistamento indica generalmente che l’esemplare è solamente in transito attraverso l’area. Questa capacità migratoria dei lupi viene confermata dal fatto che alcuni esemplari dotati di radiocollare sono stati registrati attraversare la Pianura Padana in solamente due giorni.

In conclusione il fenomeno dei lupi sempre più vicini alle aree urbane è complesso e multifattoriale. Richiede quindi un approccio bilanciando tra conservazione della specie e sicurezza pubblica per gestire efficacemente la coesistenza tra uomo e lupo nelle nostre città.

Alessandro Fabiani

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